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Normativa lavoro al freddo: qual è la temperatura minima in ufficio?

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Qual è la normativa sul lavoro al freddo?

La principale normativa che regolamenta e fornisce indicazioni riguardo il lavoro al freddo è il Testo Unico per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori (d.lgs. 81/2008). La legge, oltre a specificare i fattori di rischio per le persone, definisce le misure preventive, i criteri e le condizioni generali di aerazione, illuminazione e microclima all’interno dei luoghi dove si svolgono le varie attività.

Secondo l'ordinamento, ogni datore di lavoro è obbligato a garantire ai dipendenti uno spazio idoneo che consenta loro di svolgere la propria prestazione al meglio, soprattutto negli ambienti con particolari temperature che possono comprometterne gravemente la salute sottoponendoli a stress termico. 

 

Cosa dice la normativa sul lavoro al freddo

La normativa indica tutte le misure tecniche, organizzative e personali da mettere in atto al fine di impedire la formazione di correnti d’aria, evitare l'eccessiva sudorazione (con lavori troppo faticosi) e non compromettere la circolazione sanguigna (con posizioni statiche) e, di conseguenza, prevenire i malesseri fisici.

In particolare stabilisce che i lavoratori dispongano di aria salubre in quantità sufficiente e di un clima confortevole in tutti gli ambienti di lavoro, tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici ai quali sono sottoposti.

 

Qual è la temperatura minima da mantenere in azienda?

In generale, la temperatura deve essere mantenuta ad un livello adeguato all’organismo umano durante tutto il tempo di lavoro, in base anche al grado di umidità e al movimento dell’aria concomitanti.

Anche nei locali di riposo, di sorveglianza, dei servizi igienici, delle mense e di pronto soccorso le condizioni microclimatiche devono essere conformi alla destinazione d'uso specifica.

Il lavoratore, inoltre, non deve essere esposto a eccessive temperature (troppo basse o alte) tramite, ad esempio, finestre, lucernari e vetrate o altre fonti termiche.

Nonostante gli obblighi siano molto generici, la temperatura ideale dovrebbe essere compresa tra i 19° e i 24°, mentre l’umidità tra il 40% e il 60%.

 

Quali soluzioni scegliere per garantire una temperatura ottimale in ufficio?

Oltre alle soluzioni organizzative come, ad esempio, l'osservazione dei tempi di recupero e pausa, l'alternanza delle attività e la fornitura di abbigliamento idoneo, per garantire una temperatura ottimale in azienda è indispensabile utilizzare impianti di aerazione, di ventilazione meccanica o impianti di condizionamento adeguati al tipo di luogo di lavoro.

Per ottenere il corretto comfort termico e tutelare così il benessere del lavoratore è fondamentale saper valutare le condizioni microclimatiche degli spazi in base a:

  • ciclo produttivo (tempi e tipi di lavorazioni, esigenze specifiche, ...)
  • caratteristiche ambientali (lavori in sotterraneo, in altura, in contesti climatici particolari, ...)
  • caratteristiche strutturali dei luoghi di lavoro (materiali costruttivi, loro proprietà termiche, ecc.);

Tutti gli impianti devono essere costruiti e installati a regola d'arte, sempre mantenuti funzionanti e periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori.

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